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Navigami O Navigator

Navigami o Navigator
Del segnale satellitare
Rendimi edotto
Della posizione.
Del lavoro
Che potrei fare
Getta sotto
Un’intuizione.
Navigavamo un giorno
Da soli o con amici
“Mario affaccete al balcone
Sotto c’è n’amico tuo
Dice che t’ha
trovato n’occupazione
Che vorebbe dì
T’ha trovato Lavoro…”
“Lavoro? N’amico? Io non ciò amici!”
Raccontava la mia mamma
Romanesca storia sulla
scarsa voglia di lavorare.
Così inventata come
Le attuali degli industriali
Ma io pensavo che
Che del navigatore
Nell’automobile
O dei Navigator che hanno lavoro
autonavigandosi almeno loro
nel Reddito di Cittadinanza
italiana flatulenza
di un diritto di uguaglianza.
Autonavigavamo davvero noi
che di navigator eravamo senza
Ma siamo ora in dipendenza.
E accetto la tendenza
E del navigar guidati
Nel traffico regolati
Navigherò l’essenza.

Forse ancora l’Utopia
Che di una tecnologia
Se ne hai conoscenza
Puoi sviluppari creanza
Di egualitaria istanza
La Paranza
È una danza
Forse solo
Una speranza.
….
POST POST
Tutto questo perché
Theo a sedici anni
Serafico Auspica
Mezzi di locomozione a
Completa guida automatica
Ma dico io Ti guidano
Ma ti controllano anche
Theo alza le spalle
Tanto siamo controllati
Tanto vale esser pilotati
Ma poi una pausa e un silenzio
un dubbio ci siamo scambiati
“Mah se vuoi ti posso spiegare
come funziona il controllo satellitare”
“Magari quando ricomincio a studiare…
Mo sono in vacanza e vado al mare
Prendo un Cotral… senza guidare!””